Nel Medioevo, in molti Paesi la loro presenza non era tuttavia gradita. In Europa furono quasi ovunque discriminati, vessati e talvolta cacciati via (dalla Francia, dall'Inghilterra, dalla Germania, dalla Spagna, dal Portogallo…). Successivamente molti ebrei poterono tornare negli stessi Paesi, ma furono sottoposti spesso ad autentiche persecuzioni e angherie di ogni sorta.
In epoca moderna i pochi Paesi disposti ad accoglierli (Stati Uniti in primis) riuscirono ad ospitarne centinaia di migliaia in fuga soprattutto dall'Europa orientale (Russia, Ucraina, Polonia,… ), ma anche in essi gli ebrei non ebbero vita facile.
Nella giornata della Memoria ci si limita spesso a ricordare
il martirio degli ebrei sotto il nazismo nei campi di sterminio, ma ci si
dimentica spesso dell’antisemitismo diffuso in tutta l’Europa. Ci si dimentica
anche di ricordare le cause remote dell’odio razziale, l’ignoranza, la falsità
consapevole, il nazionalismo, la mancanza di rispetto nei confronti della
persona umana. Si evita, inspiegabilmente, anche di condannare apertamente
tutti i comportamenti che suscitano odio tra le persone e tra i popoli, a
cominciare dalle guerre (in Ucraina, in Palestina, nel Medio Oriente, in Africa…)
e da tutte le forme di discriminazione che creano ricchi e poveri, cittadini di
serie A e cittadini di serie B, benestanti e disagiati.
Il Giorno della Memoria dovrebbe essere per tutti l’occasione per una scelta di campo netta tra la Pace e la Guerra, l’Onestà e la Disonestà, il Giusto e l'Ingiusto, il rispetto dell’altro e la discriminazione, il Bene e il Male, ricordandoci che solo l'amore sconfigge l'odio, perché «Dio è amore e chi rimane nell'amore rimane in Dio». Per questo il Giorno della memoria potrebbe essere anche il Giorno del riscatto!
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