In questi giorni il
Gruppo Arte della Casa d’Italia di Berna festeggia il suo 50° di fondazione. Mi
associo a quanti si complimentano con questa istituzione perché da 50 anni
continua a testimoniare con opere artistiche talvolta di pregio che il
contributo degli italiani immigrati allo sviluppo di questo Paese non è dato solo
dalla fatica del lavoro fisico, ma anche da altre prestazioni di carattere
intellettuale, inventivo, creativo, artistico, sportivo, umanistico.
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Negli anni Ottanta il Gruppo Arte pubblicava «La Cornice», un interessante trimestrale d'informazione artistico-culturale. |
L’affermazione
artistica del Gruppo Arte sul finire negli anni Sessanta e Settanta del secolo
scorso fu particolarmente significativa perché allora gli immigrati erano visti
quasi esclusivamente come forza lavoro. Nemmeno uno dei massimi scrittori
svizzeri come Max Frisch riuscì a far comprendere che i lavoratori
stranieri non erano solo braccia ma veri uomini e donne con i loro problemi e i
loro talenti («abbiamo chiamato braccia… e vennero uomini»).
Il Gruppo Arte non è sorto
per sostenere una tesi ideologica a favore del carattere talentuoso di molti
immigrati contro le iniziative xenofobe di quegli anni e tutti i tentativi di
minimizzare il loro contributo allo sviluppo del Paese, ma è nato per
aggregazione spontanea tra persone che avevano una certa familiarità e facilità
con l’uso di pennelli o scalpelli, di colori e di forme per assecondsare
quella che comunemente si chiama «ispirazione».
L’ideatore e fondatore
del Gruppo Arte, Ruggero Zambon, disse
una volta che se un artista, nonostante le eccellenti capacità d’esecuzione,
non trova l’ispirazione adatta, è meglio che smetta di ricercarla. Infatti, quando
c’è essa viene da sola e, se non viene, meglio smettere.
Il fatto che il Gruppo
Arte festeggi i suoi primi 50 anni e continui ad organizzare esposizioni
collettive (attualmente alla Casa d’Italia di Berna) vuol dire che l’ispirazione è ancora
presente e attiva. Buon segno, di fronte all’ecatombe di gruppi e associazioni
nel frattempo sorte e scomparse, perché l’espressione artistica, anche se a
livello amatoriale, dà all’esistenza una dimensione superiore, come l’eterno
richiamo del bello.
Pertanto, al Gruppo
Arte, un sincero augurio di doppiare sempre in bellezza l’anniversario di quest’anno,
tramandando le buone pratiche e la testimonianza di un’italianità multiforme e
ispirata.
Berna, 14 dicembre
2018
Giovanni Longu
Giovanni Longu