Chi ha avuto modo di seguire gli articoli di questa serie ha potuto costatare che la politica immigratoria svizzera negli anni Novanta era in via di rapida trasformazione rispetto ai decenni precedenti. Le ragioni vanno ricercate, come è già stato accennato, nei mutamenti interni dell’economia e della società svizzere (politica interna) e nei mutamenti esterni (accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea). Quali sono, in sintesi, le principali ragioni del cambiamento e come ha reagito la popolazione italiana residente in Svizzera?
Trasformazione economica
Dagli anni Ottanta, a tutti i giovani, a quelli più capaci come
ai meno dotati, venivano offerte forme di qualificazioni modulari, efficaci e aperte
alla formazione professionale superiore e alla formazione professionale
continua. Per tener conto dei cambiamenti venne elaborata una nuova legge sulla
formazione professionale (in sostituzione di quella del 1978) entrata in vigore
nel 2002. Anche i giovani stranieri della seconda e terza generazione
approfittarono delle nuove opportunità, tanto più che nell'ordinamento
formativo e nell'opinione pubblica (anche in quella italiana particolarmente restia)
la formazione professionale di base e la formazione liceale erano ormai
considerate di pari grado (secondario superiore).
Gli italiani sono stati tra i maggiori beneficiari. Nella
fascia d’età dai 20 ai 40 anni, i titolari di una formazione di secondo grado
superiore hanno fatto registrare tra il 1970 e il 2000 una forte progressione:
1970: 13.022 su 82618 (= 15,8%), 1980: 8.483 su 39.186 (21,6%), 1990: 15.858 su
34.778 (45,6%), 2000: 14.764 su 30055 (49,1%). E’ abbastanza intuitivo che
quanto più seria e solida è la formazione professionale, tanto più facile è
l’integrazione e la carriera professionale. Gli italiani, specialmente quelli
nati e cresciuti in Svizzera, l’hanno abbondantemente testimoniato.
Miglioramento del clima sociale
Una delle ragioni più importanti che hanno reso la politica
immigratoria svizzera più accettabile dall'opinione pubblica (anche italiana),
oltre che dall'economia e dagli ambienti sindacali, è stato il mutato atteggiamento
della popolazione svizzera nei confronti degli stranieri, specialmente di
quelli di vecchia tradizione immigratoria. Gli svizzeri erano divenuti più
rispettosi e più accoglienti. In molte discussioni pubbliche riguardanti gli
stranieri era frequente la premessa: esclusi gli italiani e gli spagnoli. Del
resto era facile notare le differenze al confronto con i nuovi immigrati
provenienti dalla Ex-Jugoslavia, dalla Turchia, dall'Albania e dai Paesi
asiatici.
Naturalmente nemmeno per gli italiani le difficoltà della
convivenza erano finite del tutto. Basti pensare che la categoria dei
cosiddetti «working poor», ossia i lavoratori poveri a basso reddito,
comprendeva soprattutto stranieri (anche italiani), persone sole con figli a
carico, coppie con tre o più figli, persone con un basso grado di formazione. Gli
italiani, tuttavia, evitavano sempre più di vivere una tale condizione
isolandosi o nascondendosi. Del resto, la voglia di rompere qualsiasi forma di
isolamento era comune, soprattutto tra i giovani, per esempio nella gestione
del tempo libero, nello sport e nell'associazionismo.
Influsso dell’Unione europea
Se n’è accennato anche nell'articolo precedente, ma è bene
sottolineare che gli accordi tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) del 1999
(Bilaterali I) hanno introdotto nella politica immigratoria svizzera il
principio dell’«eurocompatibilità». Per il Consiglio federale quegli accordi
impegnavano la Svizzera a rendere la normativa sugli stranieri il più possibile
compatibile con i principi sociali e della libera circolazione di tutti i
cittadini appartenenti all'UE e all'AELS (Associazione europea di libero
scambio).
Data l’importanza di quegli accordi, se ne riparlerà in
altra occasione, ma si può già anticipare che è grazie ad essi che sono
intervenuti nella vita soprattutto degli stranieri europei numerosi cambiamenti
e avviato a soluzione problemi rimasti aperti per oltre mezzo secolo.
Giovanni Longu
Berna 25.5.2022