25 aprile 2022

Resistenza e Liberazione: ricordo e considerazioni attuali

Dovrebbe far bene a tutti gli italiani ricordare la Resistenza e la Liberazione, per i valori che esprimevano e le aspirazione che suscitavano. Potrebbe essere anche una buona occasione per chiedersi quanto di quelle aspirazioni è stato realizzato in termini di libertà, uguaglianza, tolleranza, rispetto reciproco, dirittura morale, ripudio della violenza, investimenti in cultura, salute, tutela del paesaggio, sviluppo sostenibile, ecc. anche come antidoti alla guerra, alle disparità sociali, alle forti disuguaglianze regionali.

Potrebbe essere anche un’opportunità per una manifestazione collettiva di ripudio della guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali e allo stesso tempo di affermazione del principio del rispetto assoluto dei popoli, delle minoranze linguistiche e culturali, della solidarietà sociale.

Come stride, alla luce degli insegnamenti che si possono trarre dalla Resistenza e dalla Liberazione, accettare che in Europa si combatta una guerra feroce e sacrilega che andava e poteva essere evitata prima che iniziasse, accettare che la guerra venga addirittura favorita da Stati che si proclamano democratici e liberali, utilizzando risorse del Popolo invece di destinarle al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, accettare che le istituzioni internazionali e nazionali si sentano come tramortite dal fragore della guerra e incapaci di «armarsi di coraggio» e pretendere la fine dei combattimenti in nome dell’umanità invece di sacrificarla in nome di una presunta «sovranità territoriale» e della facile contrapposizione tra libertà e autocrazia, bene e male.

Come appare irragionevole fare di tutto per allontanare gli Stati e i Popoli, invece di operare per favorirne la collaborazione, lo sviluppo congiunto, il rispetto reciproco! Non c’è del sadismo (e forse un po’ di pazzia) in certi politici che sembrano auspicare il ritorno alla guerra fredda e la divisione del mondo in grandi zone d’influenza di superpotenze, incapaci di vedere i rischi che esse stesse corrono?

Magari si ricordassero ogni giorno, ma in questi termini, la Resistenza e la Liberazione!