Il sostegno delle autorità italiane
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Attestato di capacità CISAP per molti ex allievi chiave del successo |
In effetti lo Stato italiano ha quasi sempre
sostenuto con generosità le attività del Centro, ritenendole di grande utilità
per i connazionali emigrati e un bell’esempio della collaborazione
italo-svizzera.
Il sostegno della FLMO
La storia del CISAP non si capirebbe senza la
collaborazione dal primo all’ultimo giorno con la FLMO (Federazione Lavoratori
Metallurgici e Orologiai). L’intesa fu immediata fin dalle origini del CISAP (cfr.
http://disappuntidigiovannilongu.blogspot.com/2019/11/immigrazione-italiana-1950-1970-34-il.html)
e si consolidò negli anni con una serie di convenzioni che spingevano entrambe
le parti a intervenire «dovunque il bisogno si fa sentire».
La stampa sindacale ha sempre dato ampio
rilievo alle Convenzioni FLMO-CISAP e alle collaborazioni nei Cantoni di Berna,
Giura, Neuchâtel, Zurigo, sottolineando la validità della formazione e del
perfezionamento professionali assicurati dal CISAP.
Il sostegno dell’industria
Anche l’economia, parte evidentemente
interessata, sostenne fin dall’inizio il CISAP fornendogli a titolo gratuito o
con forti sconti i primi macchinari per attrezzare le officine, mettendo a
disposizione personale e strutture per gli esami finali, apprezzando gli ex
allievi del CISAP, fornendo stimoli per il costante adeguamento dei corsi in
funzione degli sviluppi tecnologici e dell’economia. Una delle prime aziende a
venire incontro ai bisogni della scuola fu l’Hasler AG di Berna, che nel marzo
1966 decise di cedere gratuitamente alcune
macchine per le officine in via di allestimento.
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Nello Celio, Pres. della Confederazione (a d.)
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Non tardò ad
arrivare anche il sostegno delle autorità svizzere, garantendo i finanziamenti
previsti per attività di perfezionamento professionale, adeguando regolamenti
esistenti e creandone dei nuovi, consentendo di apporre la firma del
responsabile cantonale di Berna per la formazione professionale sui certificati
finali rilasciati dal CISAP, agevolando l’inserimento degli ex allievi
nell’economia, ecc.
Il sostegno
della FLMO e delle autorità italiane e svizzere è stato fondamentale quando,
divenuta ristretta e insufficiente la sede allo Jägerwer e alla Wylerstrasse,
il CISAP dovette dapprima prendere in affitto e poi acquistare la grande sede
alla Freiburgstrasse.
Nel 1966
anche solo concepire l’idea di un centro autonomo, gestito da lavoratori, per
la formazione professionale e attraverso di essa l’integrazione degli immigrati
nell’economia e nella società svizzere poteva apparire un miraggio. L’esservi
riusciti, grazie a una sapiente, intensa e lungimirante collaborazione tra
tutte le parti interessate - immigrati-allievi, dirigenti, insegnanti, autorità
italiane e svizzere, sindacati, ambienti economici - non può che essere una «realtà
meravigliosa», come riconobbe Nello Celio,
presidente della Confederazione nel 1972. (Fine della serie sull’immigrazione
italiana 1950-1970).
Giovanni
Longu
Berna 4.12.2019
Berna 4.12.2019
Giovanni
Longu
Berna 4.12.2019
Berna 4.12.2019