Al termine di un corso sulle istituzioni dell’Unione
europea, che ha suscitato tanto interesse tra gli allievi, quale miglior conclusione
di un viaggio nel cuore dell’UE? Così è stato. Dal 14 al 17 maggio scorso (con
partenza alle 07.00 in punto da Zuchwil), un folto gruppo di allievi dell’UNITRE
di Soletta e di amici della Famiglia Trentina è andato per così dire in
«gita scolastica» nei luoghi dove maggiormente pulsa la vita delle istituzioni
europee.
Gli unici inconvenienti sono stati l’impossibilità di
visitare l’interno dei palazzi, perché in quei giorni festivi o di «ponte» i
funzionari europei non lavoravano, e il tempo poco propizio per le foto
ricordo. In compenso si è potuto vedere molto più di quanto previsto
inizialmente, grazie anche alla costante disponibilità di un moderno autobus per
tutti gli spostamenti e alle conoscenze di guide esperte per la scelta degli
itinerari.
Strasburgo: Parlamento europeo (foto gl) |
Strasburgo, capitale politica dell’UE
La prima tappa, e non poteva essere altrimenti, è stata
Strasburgo, la «capitale politica d’Europa», sede principale del Parlamento
europeo e del Consiglio d’Europa. Prima di giungervi, attraversando l’Alsazia,
è stato giustamente ricordato che proprio lungo l’asse ideale che collega Basilea
ad Anversa (Belgio) si è decisa gran parte della storia moderna dell’Europa
occidentale. Purtroppo, fino al 1945, è stata una storia molto insanguinata con
milioni di morti e prova ne sono i numerosi cimiteri di guerra disseminati
nella regione.
Strasburgo ha svolto un ruolo importante in tutte le
vicende storiche europee dalla fine del XVIII secolo in poi. Già il nome è
emblematico degli «scambi» non sempre pacifici tra la Germania e la Francia, ma
dal dopoguerra è divenuta simbolo di riconciliazione e della nuova Europa
unita. Pur essendo stata assegnata definitivamente alla Francia dai
trattati di pace, Strasburgo è stata scelta nel 1949 quale sede del Consiglio
d’Europa e dal 1952 sede del Parlamento europeo (o meglio dell’Assemblea della
prima istituzione europea, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio CECA,
creata a Parigi nel 1951 tra i sei Paesi fondatori: Belgio, Francia, Germania
occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi).
Strasburgo, Consiglio d'Europa (foto gl) |
Nelle vicinanze sorgono anche due altri palazzi importantissimi per l’affermazione e lo sviluppo dei diritti umani in Europa. Il primo è il palazzo delConsiglio d’Europa o Palazzo d’Europa, inaugurato nel
1977, dopo quasi cinque anni dalla posa della prima pietra (1972) da parte del consigliere
federale dell’epoca Pierre Graber. Fino al 1999 fu anche la sede
provvisoria del Parlamento europeo. Il secondo è il Palazzo dei diritti
dell’uomo, inaugurato nel 1995, dove ha sede la Corte europea dei
diritti dell’uomo.
Lasciato il «quartiere europeo», il gruppo si è spostato nel
centro storico di Strasburgo, una meraviglia, non per niente considerato dal 1988
patrimonio mondiale dell’Unesco. La cattedrale di Notre-Dame, costruita
fra il 1176 e il 1439, in stile gotico, è un gioiello di architettura sia
all’esterno (facciata e portali riccamente ornati) che all’interno (pilastri, pulpito,
organo monumentale, vetrate, orologio astronomico). Da lontano è riconoscibile
la slanciatissima torre di 142 metri, fino al 1874 l’edificio più alto del
mondo.
Nel centro storico sono molto ben conservati antichi edifici
quali la celebre farmacia del Cervo, la casa Kommerzell, l’antica dogana, la
casa dei conciatori di pelli nella Piccola Francia, ecc., che si aprono su
piazze stupende (piazza del mercato, piazza Gutenberg). Per la pausa pranzo, certamente
molti ne hanno approfittato per assaporare qualche tipica specialità alsaziana
come la «tarte flambée» o «Flammenküche».
Nonostante la destinazione finale (Bruxelles) del primo
giorno fosse ancora lontana, una sosta a Metz è apparsa irrinunciabile,
sia per ricordare l’importanza storica della città, oggetto come Strasburgo delle
controversie secolari tra la Germania e la Francia fino al 1945, e sia per
visitare il centro storico o almeno la bellissima cattedrale gotica di Santo
Stefano.
Bruxelles e l’Europa
Giunti in serata a Bruxelles, una volta sistemati i
bagagli in albergo e cenato tutti insieme, a gruppi non si è perso tempo per andare
a scoprire la famosa Grand-Place in centro città. Nonostante
un’insistente pioggerella, lo spettacolo è stato di quelli che colpiscono a
prima vista. Infatti quella che è considerata una delle più belle piazze del
mondo (dal 1998 patrimonio mondiale dell’Unesco) è apparsa subito in tutta la
sua magnificenza grazie a un sistema d’illuminazione dinamica a colori che si avvale
di oltre 1.600 proiettori a LED.
Bruxelles: Foto di gruppo davanti all’Atomium (foto gl) |
La mattinata del secondo giorno è stata dedicata a una
visita guidata della città, con soste nei punti turisticamente più celebri. La
prima è stata quella davanti al celebre Atomium, costruito per l’Esposizione
universale di Bruxelles del 1958. Destinato a durare solo sei mesi, è invece divenuto
l'attrazione turistica più popolare della città e simbolo della città e del
Belgio.
La gigantesca costruzione, alta 102 metri e costituita da 9
sfere (ciascuna del diametro di 18 metri) collegate tra loro, rappresenta i 9
atomi di un cristallo di ferro. Essa è, fra l’altro, emblematica di un’epoca in
cui si stavano gettando le fondamenta della costruzione ben più ardita dell’Unione
europea (UE), ossia di un sistema atto a tenere uniti e collaboranti gli Stati
europei del dopoguerra. Erano già stati costituiti il Consiglio d’Europa e la
CECA, e nel 1957 erano stati firmati i Trattati di Roma, che davano inizio alla
Comunità economica europea (CEE) e alla Comunità europea dell’energia atomica (Euratom).
Bruxelles, sede della Commissione europea (foto gl) |
Da allora ad oggi l’idea europea si è notevolmente
sviluppata e anche il numero degli Stati membri dell’UE è aumentato da sei a
28. Bruxelles ha per così dire accompagnato questo sviluppo divenendone in
certo senso il cuore pulsante. Com’è noto, infatti, ospita il Consiglio, la
Commissione, la seconda sede del Parlamento e molti altri organismi UE. Purtroppo
non è stato possibile sostare davanti ai rispettivi palazzi, ma è stato sicuramente
utile misurare per così dire l’ampiezza del «quartiere europeo» e osservare sia
pure in movimento alcuni edifici, specialmente quello Schuman della
Commissione.
Bruxelles e la Grand-Place
Bruxelles, Grand-Place: Municipio illuminato (foto DP) |
Tra i numerosi monumenti architettonici di rilievo non si
possono non menzionare il Palazzo reale del XIX secolo, dove però i
sovrani non risiedono, il mastodontico Palazzo di Giustizia e la Cattedrale
dei santi Michele e Gudula, in stile gotico. A Bruxelles ci sono
innumerevoli fontane, ma la più celebre di esse è indubbiamente quella
raffigurante un bambino che fa la pipì, il Manneken Pis, una statuetta
alta solo 60 cm, assurta a simbolo dell’indipendenza di spirito dei bruxellesi).
Ma a Bruxelles c’è soprattutto la Grand-Place, che di
giorno appare in tutta la sua raffinata bellezza. Già esistente nel Medioevo,
quando nella vita politica, civile ed economica dominavano le corporazioni, ha
conservato quest’origine attraverso i palazzi che la circondano, appartenenti
alle corporazioni. La Grand-Place, in passato soprattutto centro di commerci e talvolta
teatro di avvenimenti storici, di roghi di eretici e di decapitazioni di nobili,
oggi, specialmente d’estate, è una sorta di museo all’aperto, scenario di
concerti, rappresentazioni teatrali, eventi particolari.
Più volte distrutta e ricostruita, come rendono
testimonianza i diversi stili presenti nei vari palazzi, dal gotico al rinascimentale
e al barocco. Su tutti i palazzi domina il Municipio con la Torre alta
96 metri, la cui costruzione originaria risale agli inizi del XIV secolo, e la Maison
du Roi, un edificio in stile neogotico. Non solo i bruxellesi amano questa
piazza, la «loro» Grand-Place, ma anche i turisti che apprezzano questa specie
di salotto all'aperto. (Fine della prima parte)
Giovanni Longu
Berna, 6.5.2015
Berna, 6.5.2015
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