25 aprile 2018

Oggi, festa della Liberazione…

Credo che ogni italiano dovrebbe ricordare criticamente il significato storico e morale del «25 aprile», la ricorrenza della liberazione dell'Italia dall’oppressione nazifascista e l’impegno di tutte le forze politiche per la ricostruzione di un Paese libero, democratico e solidale, inteso come «bene comune».
 

Guardando il lungo periodo intercorso fino ad oggi, ritengo che mentre il nazismo e il fascismo si possano ritenere definitivamente sconfitti, l’impegno per il bene comune è ancora ben lontano dall’essere una caratteristica da tutti condivisa. Basta vedere quanto pesano i particolarismi dei partiti nella formazione del nuovo governo, ma soprattutto le enormi disparità oggi esistenti in Italia, tra ricchi e poveri, occupati e disoccupati, nord e sud.
 

Eppure già nel 1945, all’indomani della Liberazione, vi era chi riteneva che l’unità d’intenti e persino di metodi dei Comitati di Liberazione lasciasse ben sperare per il futuro Governo dell’Italia: «Governo che necessariamente sarà di coalizione, giacché nessun partito avrà da solo la forza numerica per governare esclusivamente il Paese. Ed anche se per caso l’avesse, dovrebbe sentire la necessità di non sopportare da solo una responsabilità cosi enorme» (Edoardo Clerici, politico italiano).
 
Un grande italiano d’altri tempi, Pellegrino Rossi (1787-1848), mentre era esule in Svizzera e vedeva che i Cantoni sovrani guardavano più al particolare che al generale, scrisse: «La sovranità dei Cantoni è in Svizzera il principio storico e fondamentale, l’espressione del passato e del presente. Ma questo principio, questa espressione, oggi più che mai sono modificati da un’altra idea, dall’idea di una patria comune, di un interesse generale, che fa d’uopo proteggere e consolidare».
Oggi, festa della Liberazione, credo che sia legittimo chiedersi se sia veramente una forza-guida dei politici italiani (vincenti e perdenti del 4 marzo scorso) l’interesse generale, il bene comune. Dubitarne, mi pare, è altrettanto legittimo.

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