20 gennaio 2019

Ancora strage di migranti nel Mare Nostrum



Notizie brutte sul fronte dei migranti. In due giorni: centosettanta persone morte nel Mediterraneo che, anche nel 2019, si conferma "cimitero dei migranti". I barconi del sogno europeo non si fermano e continuano a partire dalla Libia, in fuga da "violenze e abusi", dalle torture dei centri di detenzione, come raccontano i fortunati che ce la fanno (Ansa 19.1.2019).

Reazioni dei vertici dello Stato italiano: solo parole! 
Il presidente della repubblica Sergio
Mattarella ha espresso «profondo dolore», mentre il premier Giuseppe Conte si è detto "scioccato". La ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, scarica le responsabilità sull’Europa che starebbe a guardare, il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulle Ong e gli scafisti: «le navi delle Ong tornano in mare davanti alla Libia, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici, le persone tornano a morire…».
Per il ministro dell’Interno, se 100, 1000 profughi muoiono in mare non è affare che lo riguardi, il suo compito «sacrosanto» è impedire gli sbarchi in Italia e «non essere complice degli scafisti». A chi gli ricorda che esistono obblighi di soccorso in mare derivanti sia da norme di diritto internazionale che interno, oltre al buon senso: «il naufragio è una cosa e l'immigrazione un'altra» (De Falco), Salvini risponde cinicamente: «cuori aperti, ma porti chiusi». Inutile anche l'appello di Matteo Renzi: «Se c'è gente in mare, prima la salviamo, poi si discute».

«Stiamo perdendo la nostra umanità»
Il cinismo e il populismo ci stanno restringendo lo sguardo al nostro orticello, ci stanno rattrappendo la memoria e ci impediscono di guardare al di là dei nostri confini e alla nostra stessa storia. Eravamo abituati a considerare il Mediterraneo il «Mare Nostrum», ora non lo vogliamo più perché pieno di cadaveri. 
Non credo che ci sarà mai un secondo Processo Norimberga, come auspica il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, contro i responsabili dei naufragi di migranti, in primis contro Salvini, perché non ci saranno potenze vincitrici in grado di sostenerlo. Certamente non so se «Salvini li avrà sulla coscienza» i morti dei recenti naufragi, come invece ha asserito il missionario padre Alex Zanotelli, che ha anche aggiunto: «abbiamo un governo di barbari senza cuore, stiamo perdendo la nostra umanità. La situazione è insostenibile. Non riesco a capire come si possa avere un governo a cui manca l’umanità». 
Parole che dovrebbero far riflettere! Si dimentica che per scoraggiare gli scafisti, lasciar perire in mare degli innocenti (e fino a prova del contrario tutti i profughi lo sono!) è un obbrobrio d'inciviltà. La pretesa di respingere al luogo di partenza chi si mette in mare inseguendo lo stesso identico sogno che ha fatto partire dall'Italia milioni di emigrati è demenziale perché, secondo numerose testimonianze, «meglio morire che tornare in Libia».
Per non perdere la nostra umanità dobbiamo cercare tutti, ciascuno secondo le propria capacità e responsabilità, a far finire queste stragi nel nostro mare e trovare soluzioni giuste a problemi che prima o poi ci coinvolgeranno molto più di oggi.
Giovanni Longu
Berna, 20 gennaio 2019

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