Domani 1° giugno 2016, nei discorsi ufficiali
per l’inaugurazione della nuova galleria ferroviaria del San Gottardo si
esalterà, non senza ragione, la genialità, la forza, l’intraprendenza degli
svizzeri. Magari si ripeterà anche che questa galleria (a differenza della
prima galleria finanziata soprattutto da Italia e Germania) è stata interamente
pagata (23 miliardi complessivi) dal popolo svizzero, dimenticando che a
beneficiarne non sarà solo l’economia tedesca o italiana, ma anche quella
svizzera, e che comunque il passaggio attraverso la galleria più lunga del mondo
non sarà gratuito.
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1.6.2016: inaugurazione della galleria di base del San Gottardo |
La Svizzera ha fatto e continua a fare bene la
sua parte (sia pure con qualche ritardo nella parte finale tra Lugano e
Chiasso), ma anche la Germania e l’Italia stanno facendo e continueranno a fare
(però con molto ritardo) fino al loro compimento tutte le linee di accesso
dell’alta velocità al San Gottardo. I ritardi finora accumulati andranno tuttavia
ridotti, soprattutto in Italia, che, pur non sottovalutando le difficoltà
oggettive, deve rendere quanto prima agibile con treni ad alta velocità il
collegamento nord-sud fino a Genova, porto privilegiato naturale della
Lombardia, della Svizzera e della Germania meridionale. Diversamente si correrà
il rischio che almeno parte delle merci svizzere e tedesche vadano ad
incrementare l’attività dei porti del nord Europa, Rotterdam e Amburgo.
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All'inaugurazione parteciperanno il Consiglio federale al completo e i capi di Stato/Governo: Matteo Renzi, Angela Merkel e François Hollande |
Il San Gottardo ha rivestito per gli svizzeri
fin dal Medioevo un alto valore simbolico di unità, coesione, forza, ma
soprattutto in tempi moderni (specialmente dopo l’entrata in esercizio della
vecchia galleria ferroviaria nel 1882) è diventato anche un simbolo di
collaborazione internazionale e persino d’integrazione europea. Se la prima
galleria rispondeva già in parte alle esigenze di avvicinare nord e sud, Mare
del nord e Mediterraneo, la nuova galleria ha senso e giustificazione delle
forti spese solo nel quadro degli sforzi di un grande sistema integrato dei
trasporti ferroviari europei ad alta velocità.
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Omaggio alle migliaia di lavoratori provenienti da molte parti del mondo che hanno realizzato l'impresa del secolo. |
Circoscriverne la portata agli interessi della
sola Svizzera, ideatrice e finanziatrice dell’opera, significherebbe sovrastimare
in misura eccessiva e incomprensibile i bisogni del trasporto nazionale
svizzero. La galleria di base del San Gottardo non è stata concepita e
realizzata nell’interesse esclusivo della Svizzera, ma come elemento portante
del sistema di trasporto europeo a grande velocità.
Spero anche che l’inaugurazione della galleria
ferroviaria più lunga e più importante d’Europa rappresenti una conferma del
buon spirito che soffia dal San Gottardo sull’intero continente. Il luogo
sembra propizio perché Gottardo significa «il forte di Dio», colui che ha la
protezione di Dio. Sotto questo aspetto non sembra fuori luogo la benedizione
religiosa della galleria. In fondo le radici cristiane dell’Europa sono
indelebili e pertanto irrinunciabili.
Giovanni Longu
Berna, 31.05.2016
Berna, 31.05.2016
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