Il 7 giugno 1970 la Svizzera democratica, chiamata alle urne
per decidere se inserire nella Costituzione un limite alla presenza degli
stranieri (10% in ogni Cantone, tranne Ginevra che poteva arrivare al 25%), come
proponevano le destre xenofobe, decise liberamente di non porre alcun limite.
Fu una decisione fondamentale per la storia civile svizzera, confermata più
volte anche in successive votazioni. Invece di sottolineare questa vittoria
sofferta della democrazia svizzera, avvenuta in un clima teso tra favorevoli e
contrari, molti osservatori si soffermano sulla figura del politico di estrema
destra, James Schwarzenbach, principale sostenitore del ricorso al voto
popolare per decidere sull’opportunità di limitare l’immigrazione per motivi
economici, politici e culturali.

Il Consiglio federale si preoccupò non poco dell’esito della
votazione e avvertì chiaramente che la nuova politica nei confronti degli
stranieri doveva portare gradualmente a una loro stabilizzazione e
integrazione. Dal 1970 intraprese questa direzione e il Popolo svizzero ne
prese atto con soddisfazione e fiducia. Lo dimostrò in più occasioni, bocciando
facilmente (65,8%, 70,5%, 66,2%) le tre successive iniziative popolari
antistranieri del 1974 e 1977, ma anche, nel 1981, l’iniziativa popolare
«Mitenand» (essere solidali) in favore degli stranieri, che mirava a
introdurre miglioramenti di carattere sociale e giuridico.
Con una partecipazione al voto in costante diminuzione (74%,
70,3%, 45,2%, 39,9%) il popolo svizzero lasciò anche chiaramente intendere il
suo crescente disinteresse alle discussioni sugli stranieri e il suo interesse
a una convivenza serena e costruttiva. Di fatto, da allora, gli stranieri e
specialmente gli italiani vennero percepiti sempre più, sia pure lentamente, come
concittadini (sebbene con diverso passaporto). La società svizzera stava
diventando sempre più multietnica, multiculturale e inevitabilmente più
tollerante, come ha sempre voluto la maggioranza del Popolo sovrano.
Giovanni Longu
Berna, 7 giugno 2020
Berna, 7 giugno 2020
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