La Svizzera è da centocinquant’anni una delle
destinazioni principali degli emigrati italiani. Ne sono arrivati milioni e
questo merita una qualche spiegazione, anche per cercare di superare certi pregiudizi
che, soprattutto in passato, consideravano la Svizzera un Paese ostile agli
immigrati. Perché, dunque, tanti migranti italiani preferiscono la Svizzera?
Logica emigratoria e problemi di accoglienza
Anzitutto, il fenomeno migratorio italiano (ma
non solo italiano) non andrebbe spiegato (come purtroppo è avvenuto spesso in
passato) secondo un modello interpretativo ideologico di scontro fra
capitalismo (o imperialismo) e proletariato (sfruttamento), ma semplicemente all’interno
della logica di scambio tra economie forti ed economie deboli, secondo le
regole tipiche del mercato libero in cui domanda e offerta si richiamano
reciprocamente. La Svizzera, da parecchi decenni appartiene al gruppo delle
economie forti ed attrae tradizionalmente immigrati dai Paesi vicini.
Talvolta nei Paesi di arrivo gli immigrati non
sono bene accolti, soprattutto quando i flussi sono di grandi proporzioni
rispetto alla popolazione indigena. La Svizzera, sotto questo punto di vista,
non costituisce un’eccezione.
In passato gli italiani in particolare hanno
dovuto superare enormi difficoltà per farsi accettare, talvolta sono stati vittime
di scontri, disagi, discriminazioni, emarginazioni, minacce. Basti pensare alle
iniziative xenofobe degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, ma anche ad alcuni
atteggiamenti xenofobi di oggi. Tutto ciò, però, non giustifica certi giudizi
che ancor oggi si sentono e si leggono su una presunta ostilità quasi congenita,
addirittura razzista, degli svizzeri contro gli stranieri. Se davvero la
Svizzera fosse quella specie di luogo di tormenti e privazioni descritto da
taluni critici frettolosi e superficiali non si capirebbe perché molti
stranieri, italiani in primis, continuano a venire in questo Paese.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGUsdPrcGd9e6GTqWdi3Er79V6bvlpfi_1P-UlcnXrjw2vOqDcsJoxuaqRlKMoKpZejEPOczY-zW5UyxVotIE9AJAIfcv-PWY4nUXR0KL_E__7huPxDShz0ElG_UKUTG9JL8Au-7D9AjY/s320/italia-svizzera3-640x342.gif)
Immigrazione italiana in Svizzera, oggi
Era dal 1972, con qualche eccezione, che il
saldo positivo annuale dell’immigrazione italiana in Svizzera era scomparso
dalle statistiche demografiche svizzere. 35 anni più tardi si assiste a una
specie di ritorno al passato, sotto questo punto di vista, perché nuovamente il
numero di italiani che arrivano supera quello di quanti la lasciano per rientrare
in patria. Sono stati infatti 8540 i nuovi arrivati dall’Italia nel 2007 contro
6327 che vi sono rientrati definitivamente.
In questi ultimi anni gli arrivi dall’Italia
sono stati, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST): 10.226 nel 2010,10.651 nel 2011,14.098 nel 2012,17.662 nel 2013, 19.006 nel 2014, 18.894 nel 2015. Nello stesso
periodo, la popolazione residente con passaporto italiano, tenendo conto dei
rientri in Italia e dei naturalizzati (che non figurano più nelle statistiche
migratorie), è passata da 290.691 (al 31 dicembre del 2010) a 311.700 (2015).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGGVMJ3GSchp_Ej9zXK1rfrBHEGDWnFDbInMIaPTh-Dln6LHZEGPd504Uj233wD5OqjjDix5-400ovx3OxuP5apcAXpDBBnTjVzxeuFJFMtoFFjcZJDMC7exPlHbag7w7uGgPmMZG9euk/s1600/Italia-Svizzera_5.jpeg)
Giovanni Longu
Berna, 12.10.2016
Berna, 12.10.2016
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