Sabato 27 aprile, nonostante un tempo per nulla primaverile, circa 40 allievi dell’Università delle tre età di Soletta hanno partecipato a una escursione culturale attorno al Lago dei Quattro Cantoni. Al termine di un corso finalizzato a conoscere meglio la Svizzera si è ritenuto utile andare a visitare sia pure velocemente i luoghi che hanno visto nascere la Confederazione.
Evidentemente non è facile rendersi conto delle condizioni
di vita degli uomini e delle donne che abitavano quei posti attorno al 1300, ma
già osservando il territorio, costituito da strette vallate, fitti boschi e
monti incombenti, si possono capire le difficoltà di comunicazione di allora, la
limitatezza degli scambi, l’isolamento di quelle popolazioni abituate da secoli
a contare esclusivamente sulle proprie forze e a vivere in pace.
Tra mito e realtà
Altdorf, Monumento a Guglielmo Tell |
Morgarten e Sempach
Sono invece fatti storici le battaglie di Morgarten,
di cui si è visto un bell'affresco sul municipio di Svitto, e di Sempach,
entrambe vinte dai confederati (ai tre Cantoni primitivi si era aggiunta nel
frattempo Lucerna) contro gli Asburgo che non si rassegnavano a perdere i
territori svizzeri. A ricordo di quest’ultima battaglia (1386), su una collina vicino
alla cittadina omonima, fu edificata una chiesetta.
Monumento a Winkelried |
figura mitica della storia svizzera,
Il Winkelried era ritenuto originario di Stans,
capitale di Nidvaldo, dove nel 1865 venne eretto in suo onore un monumento e
dove esiste anche la presunta casa a lui appartenuta (Winkelriedhaus), oggi
sede Museo della cultura e degli usi del Cantone Nidwaldo. La piazzetta
centrale di Stans è dominata dalla chiesa parrocchiale dedicata a San
Pietro, in stile neorinascimentale, al cui interno si trovano numerosi
riferimenti alla storia svizzera, non sempre pacifica. Nel 1481, per comporre i
forti disaccordi tra i confederati dei primi otto Cantoni svizzeri ed evitare
una probabile guerra civile, proprio a Stans nel corso di un incontro dei vari
rappresentanti intervenne autorevolmente San Nicolao della Flüe,
originario di Flüeli nel Cantone di Obvaldo. A seguito del suo intervento
pacificatore tutti i delegati firmarono un nuovo patto federale, la «Convenzione
di Stans», che vietava qualsiasi aggressione fra Cantoni e obbligava ciascuno a intervenire in soccorso di un Cantone aggredito.
Religiosità diffusa
Una caratteristica di questa regione che durante la gita non
poteva restare inosservata è sicuramente la diffusa religiosità. Impossibile non rilevare, attraversando in autobus
gli abitati o visitando le varie città, gli innumerevoli segni della matrice
cristiana di queste località. Ovunque si notano chiese, monasteri, croci,
cappelle. E se la Confederazione è nata e si è formata in queste regioni
attorno al Lago dei Quattro Cantoni, non deve meravigliare se la Costituzione
federale comincia ancora oggi con l’invocazione «In nome di Dio Onnipotente».
Anche il primo documento federale (1291) conservato nell'Archivio di Svitto comincia:
«Nel nome del Signore, così sia».
Svitto, davanti al Rathaus |
Lucerna
Quando si parla della Svizzera centrale inevitabilmente uno
dei primi pensieri se non il primo va a Lucerna, la città più popolata e
più importante della regione. Anche nella nostra gita ha rappresentato uno dei
momenti principali e non bastano certo poche righe per rievocare le impressioni
provate nella breve visita del centro storico.
Nel centro storico di Lucerna |
Anche Lucerna conserva molti segni della sua origine cristiana
cattolica. Due chiese in particolare meritano di essere qui ricordate, la Chiesa
dei Gesuiti, che fu la prima chiesa svizzera in stile barocco e la Chiesa
di San Leodegario (nota come Hofkirche). Durante la Riforma, Lucerna
rimase cattolica. Nel 1845 guidò una lega di sette Cantoni cattolici e
conservatori (Sonderbund), che volevano separarsi dai Cantoni
protestanti radicali e liberali. L’intervento del generale Dufour, che
sconfisse la lega cattolica, evitò la guerra civile e creò la premessa per
scongiurarla per sempre. Nel 1848 fu infatti costituita la moderna
Confederazione, che garantiva l’autonomia dei Cantoni. Lucerna, concorrente di
Berna per divenirne capitale federale, non fu scelta per questa funzione, ma
divenne ciononostante una delle città svizzere più conosciute a livello
internazionale e una delle principali mete turistiche.
Giovanni Longu
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