Qualche osservatore lo sostiene perché il patriarca ortodosso russo Kirill è schierato dalla parte di Putin e il metropolita ucraino Epifanij dalla parte di Zelensky. Non credo, tuttavia che si possa parlare di una guerra di religione, perché lo scontro tra la Russia e l’Ucraina non è scoppiato per questioni religione, ma per questioni geopolitiche ed eccesso di nazionalismo.
Non voglio speculare su poche affermazioni diffuse dalla
stampa, ma credo che la ragione sia una sola: entrambi i capi religiosi sono
impotenti nei confronti dei rispettivi governi statali e succubi di nazionalismi che puntano più a esasperare le differenze che a valorizzare ciò
che unisce russi e ucraini.
Non penso in ogni caso che la guerra tra Russia e Ucraina
sia configurabile come «guerra di religione», perché ben altri sono gli
interessi in gioco, di natura certamente anche etnica, etica (in senso generale, ma
profondo), culturale e identitaria, ma soprattutto economica (perché l’est e l’ovest
dell’Ucraina non si equivalgono).
Ritengo invece che la guerra si avvicinerebbe alla fine o
cesserebbe del tutto se i capi delle due chiese ortodosse si «vergognassero» di
quello che sta accadendo oggi in Ucraina (prendendo esempio da papa Francesco)
e facessero, in questo tempo di quaresima, almeno un tentativo di
riconciliazione. Molti o forse tutte le persone coinvolte nel conflitto
seguirebbero il loro esempio. Potrebbe Francesco mediare?
Giovanni
Longu
La separazione dei poteri in occidente è antica e radicata. S. Ambrogio proibì l'ingresso in chiesa all'imperatore Teodosio finchè non avesse scontato la penitenza impostagli. Se nello stesso periodo il Patriarca di Costantinopoli avesse detto la stessa cosa si sarebbe ritrovato con la lingua mozzata e rinchiuso in un monastero se l'imperatore era di buon'umore, decapitato sul posto se di cattivo umore. Da allora non è cambiato molto, il potere politico si impone al potere religioso per secolare tradizione e la gente non ci vede nulla di strano, non sono abituati all’idea che qualcuno dica no a chi comanda. A tutto questo dobbiamo aggiungere che le chiese ortodosse sono chiese nazionali con un proprio patriarca . Saluti Antonino Alizzi
RispondiEliminaCommento molto appropriato. Bravo!
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