08 agosto 2012

Festa del 1° agosto e i miti di fondazione



Andare a discutere se la festa nazionale svizzera è il 1° agosto perché in quel giorno e in quel mese del 1291 è stato stipulato sul praticello del Grütli il famoso giuramento che diede origine alla Confederazione svizzera è come chiedersi se a Roma il 21 aprile è davvero l’anniversario della fondazione della Città eterna 2765 anni fa. Non serve a niente e a nessuno. Nemmeno agli storici perché essi sanno benissimo che in entrambi i casi si tratta di miti o leggende elaborate in epoche successive quando sia Roma che la Confederazione, divenute realtà politiche importanti, avevano bisogno di una data di fondazione, il più lontana possibile.

Eppure ci sono ancora storici e studiosi che ripropongono al grande pubblico la discussione sull’origine di queste date celebrative, ben sapendo magari che la maggioranza dei romani continuerà a credere che Roma sia stata fondata da Romolo il 21 aprile del 753 avanti Cristo e che la maggioranza degli svizzeri continuerà e ritenere il Patto del Grütli del 1291 l’atto fondatore della Confederazione.

Il mito del Primo agosto
Proprio alla vigilia della festa nazionale di quest’anno, il Corriere del Ticino ha pubblicato una lunga intervista allo storico François Walter intitolata: «Così crearono il mito del Primo d’agosto». Per secoli, la Svizzera non ha avuto una festa nazionale e fino a poco più di un secolo fa non si pensava affatto che il 1° agosto fosse la data più appropriata. Secondo Walter «la Svizzera esiste come un vero Stato e come una nazione moderna solo a partire dal 1848. Si dovrebbe celebrare la festa nazionale il 12 settembre. In quel giorno del 1848 è entrata in vigore la prima costituzione federale». L’intervista si conclude con questa osservazione: «L’idea che la Svizzera non è nata nel 1291 sorprende gran parte dei nostri concittadini mentre gli storici sono unanimemente convinti che non è così. E’ però difficile fare passare questo messaggio al grande pubblico poiché bisogna spiegarlo e ciò implica uno sforzo intellettuale. (…) E’ molto più facile raccontare il Patto del 1291 e le vicende di Guglielmo Tell».
Un paio d’anni fa l’Archivio federale svizzero aveva già pubblicato una ricerca accurata sull’origine del mito della fondazione della Confederazione. Già il titolo era provocatorio: «Il Grütli: un prato pieno di sterco di mucche o la culla della Svizzera?». A smitizzare il famoso praticello aveva contribuito nell’estate 2007 Ueli Maurer, non ancora consigliere federale, affermando che il Grütli non era altro che «un prato pieno di sterco di mucche», in contrasto con la rappresentazione tradizionale che ne faceva il luogo di fondazione della Confederazione.
In effetti, sono stati molti gli storici che si sono cimentati con la verità storica dell’origine della Confederazione, concludendo che il Patto del Grütli, l’insurrezione popolare contro i rappresentanti asburgici e Guglielmo Tell altri non sono che «miti di fondazione», costruiti appositamente per dare un fondamento «storico» all’identità nazionale svizzera.

Sopravvivenza del mito
In realtà, i più antichi miti di fondazione della Svizzera un riferimento «storico» l’hanno davvero e precisamente nella pergamena denominata «Patto federale» e conservata nell’Archivio di Stato di Svitto. Essa contiene un riferimento temporale abbastanza preciso: l’inizio di agosto 1291, anche se probabilmente risale a qualche anno più tardi. Questo documento, scoperto nel XVIII secolo, non venne tuttavia interpretato inizialmente come atto costitutivo della Svizzera, tanto è vero che fino a gran parte del XIX secolo la data di nascita della Confederazione era considerata l’8 novembre 1307. Ne è prova, ad esempio, il monumento di Guglielmo Tell ad Altdorf che porta ancora questa data.
Solo nel 1891, in occasione della prima Festa nazionale per il 600° anniversario della Confederazione, il 1291 divenne ufficialmente anche l’«anno di fondazione» della Svizzera, sebbene, come aveva scritto un giornale zurighese nel gennaio 1890, «il 1° agosto 1291 è sicuramente noto a coloro che si sono dedicati approfonditamente allo studio del nostro passato e di recente è forse menzionato in qualche scuola del Paese; non lo si trova tuttavia da nessuna parte vivo nella coscienza popolare».
Da parte loro, gli storici hanno continuato a raccontare che la Confederazione si è formata in un lungo processo attraverso i secoli. La coscienza popolare, invece, non ha più rinunciato alla celebrazione dell’origine della Confederazione il 1° agosto, soprattutto da quando, nel 1899, il Consiglio federale invitò i Cantoni a far suonare le campane ogni anno la sera del 1° agosto. Da allora e sempre più anche il praticello del Grütli è diventato un luogo della memoria e dell’identità nazionale, in un intreccio vitale tra mito e storia, che sopravvive nonostante i risultati della ricerca storica.

Giovanni Longu
Berna, 8.8.2012

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