27 maggio 2015

L’UNITRE di Soletta nel cuore dell’UE (prima parte)


Al termine di un corso sulle istituzioni dell’Unione europea, che ha suscitato tanto interesse tra gli allievi, quale miglior conclusione di un viaggio nel cuore dell’UE? Così è stato. Dal 14 al 17 maggio scorso (con partenza alle 07.00 in punto da Zuchwil), un folto gruppo di allievi dell’UNITRE di Soletta e di amici della Famiglia Trentina è andato per così dire in «gita scolastica» nei luoghi dove maggiormente pulsa la vita delle istituzioni europee.
Gli unici inconvenienti sono stati l’impossibilità di visitare l’interno dei palazzi, perché in quei giorni festivi o di «ponte» i funzionari europei non lavoravano, e il tempo poco propizio per le foto ricordo. In compenso si è potuto vedere molto più di quanto previsto inizialmente, grazie anche alla costante disponibilità di un moderno autobus per tutti gli spostamenti e alle conoscenze di guide esperte per la scelta degli itinerari.

Strasburgo: Parlamento europeo (foto gl)
Strasburgo, capitale politica dell’UE
La prima tappa, e non poteva essere altrimenti, è stata Strasburgo, la «capitale politica d’Europa», sede principale del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa. Prima di giungervi, attraversando l’Alsazia, è stato giustamente ricordato che proprio lungo l’asse ideale che collega Basilea ad Anversa (Belgio) si è decisa gran parte della storia moderna dell’Europa occidentale. Purtroppo, fino al 1945, è stata una storia molto insanguinata con milioni di morti e prova ne sono i numerosi cimiteri di guerra disseminati nella regione.
Strasburgo ha svolto un ruolo importante in tutte le vicende storiche europee dalla fine del XVIII secolo in poi. Già il nome è emblematico degli «scambi» non sempre pacifici tra la Germania e la Francia, ma dal dopoguerra è divenuta simbolo di riconciliazione e della nuova Europa unita. Pur essendo stata assegnata definitivamente alla Francia dai trattati di pace, Strasburgo è stata scelta nel 1949 quale sede del Consiglio d’Europa e dal 1952 sede del Parlamento europeo (o meglio dell’Assemblea della prima istituzione europea, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio CECA, creata a Parigi nel 1951 tra i sei Paesi fondatori: Belgio, Francia, Germania occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi).
Strasburgo, Consiglio d'Europa (foto gl)
Il nostro giro a Strasburgo è iniziato, giustamente, con la visita esterna della sede del Parlamento europeo, un edificio prestigioso non solo per la funzione che svolge, ma anche per il bell'esempio di architettura contemporanea, in acciaio e vetro. Il palazzo, inaugurato nel 1999 è dedicato a Louise Weiss, parlamentare francese, grande sostenitrice dell’unità europea, che nel 1979, in quanto decana, pronunciò il discorso d’apertura della prima sessione del Parlamento europeo eletto a suffragio universale diretto.
Nelle vicinanze sorgono anche due altri palazzi importantissimi per l’affermazione e lo sviluppo dei diritti umani in Europa. Il primo è il palazzo delConsiglio d’Europa o Palazzo d’Europa, inaugurato nel 1977, dopo quasi cinque anni dalla posa della prima pietra (1972) da parte del consigliere federale dell’epoca Pierre Graber. Fino al 1999 fu anche la sede provvisoria del Parlamento europeo. Il secondo è il Palazzo dei diritti dell’uomo, inaugurato nel 1995, dove ha sede la Corte europea dei diritti dell’uomo.


Strasburgo, Cattedrale (foto gl)
Strasburgo e Metz, città storiche
Lasciato il «quartiere europeo», il gruppo si è spostato nel centro storico di Strasburgo, una meraviglia, non per niente considerato dal 1988 patrimonio mondiale dell’Unesco. La cattedrale di Notre-Dame, costruita fra il 1176 e il 1439, in stile gotico, è un gioiello di architettura sia all’esterno (facciata e portali riccamente ornati) che all’interno (pilastri, pulpito, organo monumentale, vetrate, orologio astronomico). Da lontano è riconoscibile la slanciatissima torre di 142 metri, fino al 1874 l’edificio più alto del mondo.
Nel centro storico sono molto ben conservati antichi edifici quali la celebre farmacia del Cervo, la casa Kommerzell, l’antica dogana, la casa dei conciatori di pelli nella Piccola Francia, ecc., che si aprono su piazze stupende (piazza del mercato, piazza Gutenberg). Per la pausa pranzo, certamente molti ne hanno approfittato per assaporare qualche tipica specialità alsaziana come la «tarte flambée» o «Flammenküche».
Nonostante la destinazione finale (Bruxelles) del primo giorno fosse ancora lontana, una sosta a Metz è apparsa irrinunciabile, sia per ricordare l’importanza storica della città, oggetto come Strasburgo delle controversie secolari tra la Germania e la Francia fino al 1945, e sia per visitare il centro storico o almeno la bellissima cattedrale gotica di Santo Stefano.

Bruxelles e l’Europa
Giunti in serata a Bruxelles, una volta sistemati i bagagli in albergo e cenato tutti insieme, a gruppi non si è perso tempo per andare a scoprire la famosa Grand-Place in centro città. Nonostante un’insistente pioggerella, lo spettacolo è stato di quelli che colpiscono a prima vista. Infatti quella che è considerata una delle più belle piazze del mondo (dal 1998 patrimonio mondiale dell’Unesco) è apparsa subito in tutta la sua magnificenza grazie a un sistema d’illuminazione dinamica a colori che si avvale di oltre 1.600 proiettori a LED.
Bruxelles: Foto di gruppo davanti all’Atomium (foto gl)
La mattinata del secondo giorno è stata dedicata a una visita guidata della città, con soste nei punti turisticamente più celebri. La prima è stata quella davanti al celebre Atomium, costruito per l’Esposizione universale di Bruxelles del 1958. Destinato a durare solo sei mesi, è invece divenuto l'attrazione turistica più popolare della città e simbolo della città e del Belgio.
La gigantesca costruzione, alta 102 metri e costituita da 9 sfere (ciascuna del diametro di 18 metri) collegate tra loro, rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro. Essa è, fra l’altro, emblematica di un’epoca in cui si stavano gettando le fondamenta della costruzione ben più ardita dell’Unione europea (UE), ossia di un sistema atto a tenere uniti e collaboranti gli Stati europei del dopoguerra. Erano già stati costituiti il Consiglio d’Europa e la CECA, e nel 1957 erano stati firmati i Trattati di Roma, che davano inizio alla Comunità economica europea (CEE) e alla Comunità europea dell’energia atomica (Euratom).
Bruxelles, sede della Commissione europea (foto gl)
Da allora ad oggi l’idea europea si è notevolmente sviluppata e anche il numero degli Stati membri dell’UE è aumentato da sei a 28. Bruxelles ha per così dire accompagnato questo sviluppo divenendone in certo senso il cuore pulsante. Com’è noto, infatti, ospita il Consiglio, la Commissione, la seconda sede del Parlamento e molti altri organismi UE. Purtroppo non è stato possibile sostare davanti ai rispettivi palazzi, ma è stato sicuramente utile misurare per così dire l’ampiezza del «quartiere europeo» e osservare sia pure in movimento alcuni edifici, specialmente quello Schuman della Commissione.

Bruxelles e la Grand-Place
Bruxelles, Grand-Place:
Municipio illuminato (foto DP)
A Bruxelles, ovviamente, le cose interessanti da vedere sono moltissime per cui è stata necessaria una scelta, sperando tuttavia di cogliere alcuni aspetti tipici della città. In questo giro alquanto rapido non poteva sfuggire la grandiosità e la bellezza di alcuni parchi pubblici come il Parco del Cinquantenario (sistemato nel 1880 per commemorare il 50° anniversario dell’indipendenza del Belgio), dominato dall'Arco di trionfo, realizzato nel 1905, il susseguirsi di quartieri nuovi che si aggiungono a quelli più vecchi, di piazze e palazzi pubblici, di musei e di semplici facciate evocanti precise tendenze artistiche (ad es. Art Deco), ecc.
Tra i numerosi monumenti architettonici di rilievo non si possono non menzionare il Palazzo reale del XIX secolo, dove però i sovrani non risiedono, il mastodontico Palazzo di Giustizia e la Cattedrale dei santi Michele e Gudula, in stile gotico. A Bruxelles ci sono innumerevoli fontane, ma la più celebre di esse è indubbiamente quella raffigurante un bambino che fa la pipì, il Manneken Pis, una statuetta alta solo 60 cm, assurta a simbolo dell’indipendenza di spirito dei bruxellesi).
Ma a Bruxelles c’è soprattutto la Grand-Place, che di giorno appare in tutta la sua raffinata bellezza. Già esistente nel Medioevo, quando nella vita politica, civile ed economica dominavano le corporazioni, ha conservato quest’origine attraverso i palazzi che la circondano, appartenenti alle corporazioni. La Grand-Place, in passato soprattutto centro di commerci e talvolta teatro di avvenimenti storici, di roghi di eretici e di decapitazioni di nobili, oggi, specialmente d’estate, è una sorta di museo all’aperto, scenario di concerti, rappresentazioni teatrali, eventi particolari.
Più volte distrutta e ricostruita, come rendono testimonianza i diversi stili presenti nei vari palazzi, dal gotico al rinascimentale e al barocco. Su tutti i palazzi domina il Municipio con la Torre alta 96 metri, la cui costruzione originaria risale agli inizi del XIV secolo, e la Maison du Roi, un edificio in stile neogotico. Non solo i bruxellesi amano questa piazza, la «loro» Grand-Place, ma anche i turisti che apprezzano questa specie di salotto all'aperto. (Fine della prima parte)
Giovanni Longu
Berna, 6.5.2015


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