13 novembre 2010

Ticinesi e italiani in difesa dell’italianità della Svizzera

E’ possibile creare tra ticinesi e italiani una forza comune in difesa e per lo sviluppo dell’italianità (lingua, rappresentanza, visibilità… ) in particolare nella Svizzera tedesca e francese? Su quali elementi bisognerebbe puntare maggiormente (scuola, media, sindacati, chiese, politica, associazioni …) per raggiungere un’intesa e attuare un programma comune?
A queste e a simili domande si cercherà di rispondere nel corso di una tavola rotonda aperta a tutti gli italofoni, organizzata alla Casa d’Italia di Berna lunedì sera 15 novembre dalle ore 19.00.
Il tema della serata, «rapporti fra ticinesi e italiani fuori del Ticino tra conflittualità e collaborazione», sarà affrontato alla luce della storia (fine Ottocento e buona parte del secolo scorso quando anche i ticinesi erano «migranti» nella Svizzera interna) e dell’attualità (diminuzione costante degli italofoni fuori del Ticino, approvazione della nuova legge sulle lingue, ricerca di una rappresentanza della Svizzera italiana a livello federale, frammentazione delle iniziative all’insegna dell’italianità, ecc.).
Alla tavola rotonda parteciperanno fra gli altri Carlo Malaguerra, ex direttore dell’Ufficio federale di statistica, e Dario Marioli, esponente storico dell’immigrazione italiana in Svizzera. E’ probabile che nella discussione col pubblico vengano chiamate in causa anche le rappresentanze istituzionali dell’Italia e del Cantone Ticino, perché senza il loro sostegno e il loro contributo qualunque tentativo di valorizzazione dell’italianità in Svizzera risulterebbe velleitario.
Dall’esito della serata, nell’ottica degli organizzatori, dipenderà l’avvio di un processo virtuale in favore dell’italiano e il proseguimento delle «serate italofone a Berna» o la presa d’atto dell’irreversibilità della situazione. Una cosa è certa, per dare chance all’italiano e all’italianità nella Svizzera tedesca e francese è indispensabile la solidarietà e la collaborazione fra tutti gli italofoni e simpatizzanti della lingua e della cultura italiana e il sostegno delle istituzioni.

Giovanni Longu
Berna 13.11.2010

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